Contributi volontari pensione | Quanto costano 10 anni

Entriamo oggi nell’ambito dei contributi volontari della pensione: in particolare, scopriamo a quanto ammonta il loro valore in dieci anni

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Contributi volontari pensione (Foto Pixabay – PensioniOra.it)

La prima cosa da sottolineare è che, in ambito di contributi volontari, non vi è un costo fisso e già determinato. Ma, anzi, il loro costo può variare da determinati fattori che possono avere una maggiore o minore influenza: in particolare, non si può proprio sottovalutare l’importanza che ricopre il vostro essere dipendenti o, altrimenti, inoccupati.

Proprio per questo motivo, cerchiamo di capire a quanto potrebbe ammontare il loro prezzo in dieci anni. Dunque, se volete sapere a quando dovrebbero ammontare i vostri contributi volontari, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.

Dieci anni: quanto costano i contributi volontari pensione

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Contributi volontari pensione (Foto Pixabay – PensioniOra.it)

Ebbene sì, perché uno dei fattori che influisce sul conteggio dei contributi volontario della pensione non possiamo fare a meno di citare se siamo dipendenti o ancora inoccupati. Ma cerchiamo di capirne di più: il nostro importo settimanale, solitamente, viene calcolati basandosi sulle ultime cinquantadue settimane di contribuzione obbligatoria. A queste, però, verrà applicato il trentatré per cento. Basandosi su questo calcolo, dunque, in una settimana la retribuzione minima è di 206,23 euro: in dieci anni, dunque, il costo parte dai 35.391 euro.

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Nel caso in cui, invece, si decide di parlare del lavoratore autonomo, in questo caso per calcolare i contributi volontari bisogna prima fare una distinzione. Ovvero tra casse private, le quali solitamente permettono di versare il contributi con regole diverse a seconda della cassa di appartenenza. Come seconda categoria abbiamo la gestione artigiani commercianti: questa si calcola con una media degli ultimi trentasei mesi, attraverso una sorta di scaglione e a ogni classe appartiene un reddito imponibile.

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Per finire, abbiamo la gestione separazione: qui abbiamo una percentuale del venticinque per cento, dunque in dieci anni avremo circa 40.067,5 euro. Diversa, infine, è la questione se decidiamo invece di parlare dei coltivatori diretti. In questo caso, infatti, l’importo settimanale si calcola basandosi sulla media dei propri redditi accumulati negli ultimi tre anni di lavoro. Essendo che, però, non può essere inferiore a quello previsto per i lavoratori dipendenti, allora i contributi volontari avranno ugualmente un minimo di 35.291 euro.

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