Buone notizie per una parte di pensionati italiani che stanno per ricevere ben quattro mesi di arretrati: tutti i dettagli
La vita da pensionato non è sempre tutta rosa e fiori come si pensa. Spesso si pensa a chi lascia il mondo del lavoro come una persona che non ha alcun tipo di pensiero se non quello di ritirare quanto gli spetta una volta al mese. La verità, invece, è un altra: sono davvero tanti i grattacapi a cui devono pensare i pensionati.
Basta pensare, ad esempio, che ogni governo che sale al potere cambia le carte in gioco non solo per l’uscita del mondo del lavoro ma anche per quanto riguarda bonus, arretrati e tasse. Fortunatamente, per il prossimo mese, è in arrivo davvero una bella notizia per una parte di pensionati che riceveranno degli arretrati: ecco tutto spiegato nel dettaglio.
Pensioni minime, aumenti e arretrati in vista: gli aumenti
Per il prossimo mese di maggio è in arrivo un doppio aumento in erogazione per tutti i pensionati che ricevono la pensione minima per le annualità 2023- 2024. L’aumento è dovuto all’inflazione: si tratta infatti dell’ultimo incremento perequativo contro l’inflazione previsto nel 2023 e che fa seguito a quello del 7,3% che ha interessato tutti i trattamenti pensionistici fino a 4 volte il minimo.
L’aumento era stato annunciato dall’INPS tramite apposita circolare dello scorso 3 aprile in cui è specificato che l’aumento non è una tantum ma sarà riconosciuto per tutte le mensilità da gennaio 2023 fino a dicembre 2024, compresa la tredicesima. Vediamo ora nel dettaglio di quanto aumenteranno le pensioni minime.
A partire dal prossimo mese di maggio la pensione minima aumenterà dell’1,5% per l’anno 2023 per tutti i soggetti di età pari o superiore a 75 anni e del 2,7% per il 2024. Tradotto in soldi significa che la pensione minima passerà da 563,74 euro a 572,20 euro per gli under 75 e arriva a 599,82 euro per gli ultra 75enni.
I pensionati interessati dall’aumento potranno notare il nuovo importo della pensione consultando l’apposito cedolino di dettaglio del pagamento. Ricordiamo, poi, come si legge nella stessa circolare INPS sopra citata, che con il primo pagamento vengono corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva.
