Buoni fruttiferi Poste, questi rischiano chiusura nel 2023

Lo sapevi che ci sono alcuni buoni fruttiferi delle Poste che rischiano la chiusura nel 2023: ecco di quali si tratta

Buoni fruttiferi Poste (Foto Adobe – pensioniora.it)

Se anche voi fate parte, ormai da tempo, della schiera di clienti che Poste Italiane ha maturato nel tempo, questa non sarà certo la prima volta che sentite parlare di buoni fruttiferi: si tratta infatti di una ottima e soprattutto sempre molto consigliata soluzione di risparmio, che permette di mettere da parte il proprio denaro e soprattutto di vederlo anche eventualmente crescere nel tempo in base ai pacchetti che si decidono di fare.

Si tratta, dunque, senza ombra di dubbio di uno dei migliori strumenti messi a disposizione da Poste Italiane che riesce così a rendersi quanto più possibile competitiva in un mercato sempre più all’avanguardia e soprattutto pronto a sbaragliare qualsiasi tipo di concorrenza nelle offerte messe a disposizione dei propri clienti. Nonostante tutto però ci sono delle clausole molto importanti che proprio non bisogna sottovalutare proprio quando si parla dei buoni fruttiferi e che potrebbero farci andare incontro al rischio di farci perdere questi strumenti così proficui. Ma scopriamo quando è che possiamo andare incontro a questo rischio e soprattutto come poterlo sapere prima.

Poste, quali buoni fruttiferi verranno chiusi 

Buoni fruttiferi Poste (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ebbene sì, come ogni altra cosa d’altronde, anche i buoni fruttiferi offerti e messi a disposizione da Poste Italiane hanno una scadenza e in particolare proprio nel corso di quest’anno corrente, ovvero il 2023, molti di quelli aperti e maturati nel corso degli ultimi anni potrebbero proprio andare chiusi. Non tutti lo sanno, infatti, ma in realtà c’è un tempo ben preciso e prestabilito per poter riscuotere il proprio buono postale, oltre il quale in realtà si va in prescrizione e dunque si perde ogni diritto.

E’ una misura in un certo senso obbligatoria questa di Poste Italiane: basti pensare che, in Italia, circolano circa quarantasei milioni di buoni fruttiferi e, molto spesso, alcuni di questi sono inutilizzati e abbandonati, e proprio per questo molto spesso si fa un giro di boa per poter mandare in prescrizione ed eliminare quelli inutilizzati.

Proprio per questo motivo, è stato deciso che oltre una certa data i buoni fruttiferi potrebbero risultare scaduti: in questo caso il nostro consiglio è propri di controllare la lista ufficiale messa a disposizione da Poste Italiane per valutare se voi rientrate nel corso di quest’anno ed eventualmente procedere così al riscatto dei risparmi.