Rischi di ritrovarti l’RdC bloccato se non fai questo subito

Cosa può succedere ai percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC), si corre il rischio di avere l’erogazione bloccata

 RdC blocco erogazione
RdC (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come noto ormai questo è l’ultimo anno di erogazione del Reddito di Cittadinanza, nella formula presentata nel 2019. La prestazione sarà sostituita da altre misure con prerogative e prestazioni diverse che coinvolgeranno le fasce sociali più in difficoltà da un punto di vista economico.

Già ora i beneficiari della misura sono suddivis tra occupabili, compresi tra i 18 e i 59 anni di età) cui la misura sarà intrerrotta definitivamente a fine luglio, con il nuovo Strumento di attivazione e nuclei familiari con soggetti fragili, cioà famiglie con minori, anziani oltre i 60 anni e disabili a carico. Per queste famiglie la prestazione durerà fino a dicembre dell’anno in corso, per essere poi sostituita con l’Assegno di inclusione.

Reddito di Cittadinanza (RdC), pericolo di blocco

 RdC blocco erogazione
RdC (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quindi la misura di cittadinanza è destinata a scomparire, ma nel frattempo prosegue la sua erogazione per gli aventi diritto. A questo proposito occorre segnalare il pericolo che il versamento sia bloccato in caso di mancata comunicazione e invio del modello RdC  – com  esteso. Quindi documento è necessario per segnalare tutte le variazioni di reddito, di attività lavorativa, di situazione patrimoniale e di condizione familiare intervenuto durante l’erogazione della misura e delle quali l’Inps potrebbe non essere a conoscenza.

I tempi di invio del modello sono diversi, occorre rifarsi al regolamento di erogazione al proprosito, per esempio in caso di avvio di un’attività produttiva autonoma l’invio va fatto entro il giorno precedente l’inizio dell’attività, o in caso di lavoro subordinato entro 30 giorni dall’inzio del lavoro. Nel caso di dati mancanti o non segnalati all’Istituto, l’erogazione della prestazione è bloccata. L’integrazione riprende nelle date previste per i pagamenti degli arretrati, dopo l’invio del modello suddetto.

Le informazioni non conosciute all’Inps vanno quindi segnalate con tempestività per non correre il pericolo di un blocco della misura. Soprattutto nel caso si svolgano delle attività che modifichino il reddito familiare, la comunicazione va fatta con solerzia e addirittura con cadenza trimestrale per non perdere la possibilità dell’integrazione prevista. Quindi non bisogna sottovalutare questa situazione e provvedere immediatamente all’invio del modello RdC com esteso.

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