Telepass, si può usare quello di un amico o parente?

Grazie al dispositivo elettronico la sbarra al casello si alza immediatamente, visto che i tempi del pagamento sono eliminati. Ma l’apparecchio è cedibile?

utilizzo dispositivo Telepass
Telepass (Foto Adobe -pensioniora.it)

È tempo di vacanze. O meglio, quello odierno è il tempo ideale e canonico per organizzare le vacanze. Per non parlare che possa esserci qualcuno che abbia l’opportunità di partire davvero in questo periodo, anticipando una parte delle proprie ferie e magari anticipando un necessario relax. Di sicuro, le recenti e attuali settimane sono necessarie per pianificare l’agenda rispetto agli impegni lavorativi e al tempo a disposizione da dedicare alla propria presenza in un posto esclusivo, ottimale per il riposo. 

Pertanto, in molti casi ci si è già apprestati a definire il luogo della vacanza o del viaggio, le modalità per raggiungerlo, dove alloggiare e cosa eventualmente visitare. Senza dimenticare, ovviamente, di delineare in primis la previsione di spesa che implica il recupero delle forze, la raccolta di nuove energie e nuovi stimoli. In effetti, si possono raggiungere questi obiettivi senza dilapidare una fortuna, e infatti una pianificazione anticipata come quella del mese di maggio dà l’opportunità di evitare la speculazione delle tariffe di alta stagione. 

Telepass, si può prendere in prestito quello di un amico o di un parente?

utilizzo dispositivo Telepass
Telepass (Foto Adobe -pensioniora.it)

La convenienza è un fattore che vale tanto per accaparrarsi il posto nel luogo di destinazione, quanto per scegliere l’ottimale modalità di viaggio. Molte compagnie aeree rilasciano proprio in questo periodo offerte ad hoc per ottenere quel posto vicino al finestrino ad una tariffa sostenibile e priva di sgradevoli sorprese per il portafogli. Idem per l’andata e il ritorno a carico di un treno. Tali logiche si ritrovano anche in coloro che per la verità si sposteranno fra pochi mesi mettendo in moto la loro auto.

Nel contesto delle quattro ruote non c’è granché da anticipare, dato che non c’è alcun biglietto da pagare, ma è altrettanto importante provvedere per tempo a stilare un bilancio previsionale delle spese che comporterà il viaggio in auto, considerando anche eventuali soste per guasti al veicolo. Ma oltre alla manutenzione (da effettuare per tempo), sono i caselli autostradali a richiamare sulle principali spese di viaggio verso la località prefissata, oltre – neanche a dirlo – al costo del rifornimento da carburante. 

Molto spesso, come gli adagi insegnano, il denaro coincide con il fattore tempo. In autostrada, molti utenti patentati hanno eseguito l’installazione del dispositivo elettronico all’interno dell’auto, fornito da Telepass una volta sottoscritto l’abbonamento: esso consente di saltare la fila ai caselli per il pagamento del pedaggio tramite cash e carte, e senza neanche fermarsi, si attraversa la corsia grazie alla sbarra che si alza da sola. Miracolo? No, soltanto il riconoscimento dell’abbonato tramite i sensori connessi al dispositivo a bordo. La spesa del pedaggio viene poi direttamente addebitata sul conto corrente. Ogni abbonamento è associato alla targa di un’auto, pertanto non è cedibile né a parenti né ad amici (sebbene la tentazione sia forte). L’alternativa “allargata” è data dal fatto che Telepass ha creato altre due forme di abbonamento: Telepass Family, su cui aggiungere un secondo dispositivo associandolo ad uno stesso conto corrente, per una targa diversa dal primo; Telepass Twin, un abbonamento con un secondo Telepass a prezzo scontato da associare ad altre due targhe.

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