Il taglio in bolletta del canone Rai è realtà: la manovra prevede che un quarto del canone non verrà più pagato in bolletta.
È stato il governo guidato da Matteo Renzi ad introdurre il canone Rai direttamente nella bolletta dell’elettricità. Già nel 2017 aveva abbassato il costo del canone da 113 a 90 euro e aveva istituito la manovra per ridurre l’evasione fiscale. Secondo la sua logica, chi lo pagava onestamente doveva farlo meno. Prossimamente, invece, il canone si abbasserà ulteriormente, passando da 90 a 70 euro.
La manovra per abbassare il canone Rai nella bolletta
L’attuale governo Meloni, nel corso della conferenza stampa che ha approvato la legge di Bilancio tenutasi a Palazzo Chigi, il canone Rai in bolletta passerà da 90 a 70 euro all’anno. A confermarlo sono il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. Con la nuova manovra, un quarto del canone non si pagherà più e il consiglio dei ministri l’ha approvata per il 2024. Per quanto riguarda l’energia, all’inizio le previsioni erano buone, in quanto i prezzi del gas erano in discesa, tuttavia la situazione potrebbe cambiare negativamente.
La nascita del canone Rai
Il canone Rai è un’imposta più antica di quanto si crede e risale a prima della nascita della televisione pubblica stessa nel 1954. L’imposta fu instituita nel 1938 da re Vittorio Emanuele III con un regio decreto e obbligava chiunque avesse uno o più apparecchi radiofonici a pagare. Con il passare del tempo il canone è diventato un’imposta sul possesso dell’apparecchio televisivo e la legittimità dello stesso è stato sancito dalla Corte costituzionale nel 2022.
Si applica ai nuclei familiari e non ai singoli individui. Inizialmente l’importo ammontava a 113.5 euro e il pagamento si effettuava tramite bollettino intestato all’Agenzia delle entrate. Il canone, inoltre, era inizialmente facoltativo ma nel corso degli anni ha comportato una forte evasione dell’imposta. Secondo una relazione del 2022, nel 2015 i nuclei familiari soggetti al pagamento erano 24 milioni, e quelli evasori oltre 7.5 milioni. L’intervento del governo Renzi a ottobre 2015, non solo sanciva l’abbassamento del canone ma anche la sua entrata nella bolletta. All’inizio ha abbassato il prezzo a 100 euro, rateizzabile in 10 rate mensili. Con la legge di Bilancio del 2017, ha abbassato ulteriore mente il prezzo da 100 a 90 euro, ovvero l’importo attuale.