I mutui agevolati per gli under 36 hanno ormai le ore contate: le banche non li offrono più. Ecco il motivo
Per aiutare i giovani ad acquistare casa il Governo ha istituito il Bonu Prima Casa, un vero e proprio incentivo che permette ai giovani under 36 di acquistare la prima casa. Il bonus prima casa 2022 permetterà ai giovani under 36 di avere una copertura fino all’80% sul mutuo per la prima abitazione, purché di valore non superiore a 250.000 euro, e di avere anche una serie di esenzioni e di tagli alle imposte.
Questo bonus sarà attivo fino al prossimo 31 dicembre ma già in questi mesi l’offerta di mutui agevolati per gli under 36 è sempre meno ricca e nei prossimi mesi rischia di scomparire del tutto. Il Governo prevede che questi mutui abbiano un tasso annuo effettivo globale (Taeg) inferiore al tasso effettivo globale medio (Tegm) rilevato trimestralmente da Banca d’Italia e determinato guardando i due trimestri precedenti.
Mutui under 36, ecco perché le banche non li offrono più
Fino alla fine del terzo trimestre il Taeg per il tasso fisso è del 2,15%, mentre il tasso variabile è del 2,23%. Invece i prestiti agevolati possono essere di due tipi: entro l’80% del valore dell’operazione, oppure oltre l’80%. Ad oggi per i giovani che vanno a richiedere oltre l’80% del prezzo di acquisto di un immobile, di fatto l’unica offerta è quella a tasso variabile di Intesa Sanpaolo.
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I giovani che richiedono mutui entro l’80% possono affidarsi ancora a varie proposte da parte delle banche. Si tratta comunque sempre di mutui a tasso variabile dal momento che, per tassi fissi, ad oggi il Taeg viaggia oltre il 3% e quindi sono ben oltre la soglia definita per legge. I mutui variabili con il Cap (che variano in base all’andamento dell’Euribor) sono stati garantiti fino ad agosto dal fondo Consap ma ora non c’è più nessuna offerta di questo tipo perché i tassi sono saliti troppo.
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In assenza della garanzia del fondo Consap è molto più difficile per gli under36 ottenere un mutuo dal momento che le banche chiedono ai giovani le normali garanzie per i mutui standard. Ne consegue che è sempre più probabile che venga richiesta la garanzia dei genitori, cosa che invece il fondo Consap vietava assolutamente.
Poiché le soglie dei mutui garantiti sono determinate guardando i due trimestri precedenti, le erogazioni dal prossimo mese probabilmente saranno ben poche e ancora meno lo saranno all’inizio del 2023, a meno di un intervento normativo. Non resta dunque che aspettare i prossimi mesi.