Ancora cambiamenti per quanto riguarda il RdC: sono infatti in arrivo ben tre fasce differenze, scopriamo cosa cambia
Le novità non voglio proprio arrestarsi in questo turbolento 2023: da quando ha avuto inizio, infatti, il nuovo anno non ha certo avuto sconti per nessuno e al centro di questo vero e proprio tornado di cambiamenti è impossibile non trovare proprio il tanto amato Reddito di Cittadinanza. Adesso, però, sembra proprio che il RdC sia destinato a cambiare per sempre: nulla sarà più lo stesso tra poco, scopriamo cosa sta succedendo.
Se in un primo momento sembrava che avremmo sostituito il RdC così come lo conosciamo ormai dal 2019 con il più moderno Reddito di Cittadinanza “Mia”, sembra che le cose siano nuovamente e repentinamente cambiate. Adesso, infatti, saranno ben tre le nuove fasce in cui si andrà a dividere e soprattutto riorganizzare questo aiuto per molti così fondamentale e soprattutto importante. Destinato a sparire entro la fine del 2023, scopriamo insieme in che modo ci farà compagnia in questi ultimi mesi: ecco tutto quello che ci serve sapere.
RdC, a breve ben tre fasce di divisione
Ebbene sì, è ormai diventato chiaro agli occhi di tutti noi come le cose stiano definitivamente cambiando per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. Ma soprattutto è diventato ormai sempre più inevitabile che, per l’inizio del 2024, dovremo abituarci alla sua assenza e soprattutto a dire addio a questo aiuto economico per molti così prezioso. Ma cosa succederà al RdC in questi ultimi mesi in cui potremo ancora goderne?
Se in un primo momento pensavamo che avremmo incontrato la formula del RdC Mia a sostituirlo, adesso le cose sono nuovamente cambiate. Nello specifico, infatti, il Reddito di Cittadinanza nel corso del 2023 verrà diviso in ben tre fasce differenti: stiamo parlando del Pal (Prestazione di accompagnamento al lavoro) che sarà rivolto a tutti gli occupabili dal primo settembre di quest’anno con una somma mensile di ben 350 euro.
E successivamente di altre due fasce in cui verrà diviso il RdC: ovvero il Gil (Garanzia per l’inclusione), rivolto a tutti i nuclei familiari fragili e quindi con un membro disabile, minorenne o over sessanta dal primo gennaio del 2024 e con un assegno mensile variabile. Per finire abbiamo la Gal (Garanzia per l’attivazione lavorativa), rivolto a tutte le persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa che dal primo gennaio 2024 potranno percepire un importo di 350 euro al mese.
